Abilita il javascript!

Dettaglio evento

Lilt prevenzione tumore al seno

15/11/17/ Successi e resoconti

Una scuola aperta. Aperta alla conoscenza scientifica e alla salute degli studenti. Lunedì mattina, nell'Aula Magna del Liceo Newton, le allieve delle classi quinte hanno partecipato alla conferenza promossa dalla Lilt e tenuta dal dottor Sebastiano Patania, radiologo della Breast Unit dell'Asl TO4, che ha parlato della prevenzione nell'insorgenza del tumore alla mammella. Anche se continua ad essere il "big killer n.1", il tumore al seno oggi si può sconfiggere grazie all'informazione, a uno stile di vita sano e all'autopalpazione che permette di scoprire la presenza della neoplasia anche in una fase iniziale. Alle ragazze è stato  mostrato come si deve procedere all'autopalpazione per riconoscere un eventuale nodulo, sintomo della malattia. Il dottor Patania si è rivolto alle studentesse ricordando: "Non abbiate paure di parlarne con gli altri, l'informazione è la prima prevenzione". Se è vero che l'80%  di casi di cancro al seno è concentrata tra i 50 e 70 anni di età, d'altro canto si registra un incremento dell'incidenza della malattia tra le donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Oltre alla mammografia, che è consigliabile fare una volta all'anno, si può ridurre il rischio modificando gli stili di vita. Sotto accusa una cattiva alimentazione, l' alcol e il fumo, la scarsa attività fisica. "Sono fattori che possono favorire lo sviluppo dei tumori" ha spiegato Donatella Tubino, docente del Newton e Presidente provinciale della Lilt, la "Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori". Alla conferenza è intervenuta anche Arianna Vaj, docente dell'istituto, che ha voluto testimoniare con coraggio la sua esperienza: "L'autopalpazione può  rappresentare il primo modo di diagnosticare l'insorgenza di un tumore. Io mi sono accorta per caso: facendo la doccia ho rilevato un rigonfiamento al seno. Mi sono rivolta subito al medico. La diagnosi ha confermato la presenza di una neoplasia, per fortuna mi sono accorta in tempo per sottopormi a una cura efficace". Ha i capelli corti, un bellissimo sorriso e tanto coraggio Arianna, anche quando parla di fronte alle ragazze della sua esperienza "perché – dice – il silenzio può uccidere". È giovane e mamma da poco tempo, il suo caso non fa parte delle fasce d'età a rischio, eppure può capitare."Se non mi fossi fermata a sentire quel nodulo, probabilmente non avrei avuto le stesse opportunità di cura – aggiunge -. Certo ho avuto paura, ma non ho esitato ad affrontare il problema".

INDIETRO