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L'alternanza scuola-lavoro a teatro

14/04/19/ Successi e resoconti

Con l’alternanza scuola-lavoro gli studenti del Newton hanno scoperto il teatro. Mercoledì scorso gli allievi della classe 3L sono andati in scena al Teatro San Carlo di Casalborgone con lo spettacolo Molto rumore per nulla, ispirato alla famosa commedia di Shakespeare. Grande l’emozione per questi giovani attori, che attraverso il teatro hanno imparato ad affrontare il pubblico. “L’attività di alternanza è stata incentrata sull’empowerment giovanile – spiega il professor Francesco Sorbello, che ha seguito la classe insieme alla docente Lucia Cenna -. L’obiettivo del progetto è quello di apprendere i differenti codici espressivi, ma soprattutto di acquisire la consapevolezza della gestualità come strumento comunicativo”. Gli allievi, divisi in gruppi, si sono occupati del copione, dei costumi e della scenografia, delle brochure per pubblicizzare l’evento, mettendo in gioco tante competenze. L’attività di alternanza, inserita nell’ambito del progetto “Giovani in Movimento” sostenuto dai Comuni di Brusasco, di Chivasso, Casalborgone e dalla Fondazione San Paolo, è stata svolta in collaborazione con l’associazione “Nemo” e con la Cooperativa “Patchanka”, che hanno guidato i ragazzi alla scoperta della recitazione e del teatro. L’associazione “Nemo”, presente sul territorio chivassese, si occupa di inclusione e di sensibilizzare i cittadini, attraverso i laboratori, su temi come la cultura e la non violenza.

Gli studenti sono partiti dal copione, realizzando un adattamento. Giulio Zollo, studente: ”Eravamo indecisi tra Novecento di Baricco e Molto rumore per nulla, poi abbiamo optato per il testo shakespeariano perché era più dinamico”. Il gruppo che si è occupato dei costumi ha scelto di declinare l’allestimento in chiave moderna, sotto la regia di Alice De Bacco della Cooperativa Patchanka. Alessia Chiarulli ammette:” All’inizio ci siamo sentiti pesci fuor d’acqua: gli esercizi di riscaldamento a corpo libero e le lezioni di dizione in un primo momento ci sembravano inusuali. Poi abbiamo imparato a recitare”. Stefano Romaniello e Samuele Erriquez:”I giochi inziali ci sono serviti: insegnano ad aumentare la concentrazione”. Alla fine lo spettacolo ha preso forma e i giovanissimi attori hanno dato vita a una rappresentazione vivace, piena di colpi di scena.

Articolo a cura di Antonella Perotti pubblicato dal giornale La Nuova Periferia

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