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Universo al femminile: al Newton un esempio di educazione alla cittadinanza attiva

30/04/18/ Successi e resoconti

Una bella occasione di riflessione quella offerta alle scuole dal seminario “L’8 per il futuro” organizzato  dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
L’evento, svoltosi l’8 marzo presso il Campus Einaudi a Torino in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stato introdotto da una relazione del dottor Alberto Stanchi dell’IRES Piemonte sui dati relativi alle scelte universitarie rispetto al genere, sia in Piemonte sia su territorio nazionale, sulle professioni scelte e sulle effettive richieste del mondo del lavoro. L’analisi statistica ha restituito la fotografia di un universo femminile ancora in svantaggio nell’inserimento professionale, a tutti i livelli, nonostante le carriere universitarie si presentino nettamente più meritevoli per le studentesse rispetto ai colleghi di sesso maschile.
Il seminario si è successivamente focalizzato sulle numerose e qualificate esperienze lavorative raccontate da esponenti femminili che, dopo un iter formativo più o meno favorito dal contesto socio-familiare, hanno raggiunto una personale e prestigiosa realizzazione.
Testimonianze preziose e significative di come le donne possano realizzare i propri desideri anche in campo lavorativo, sopportando scetticismo, isolamento, mancanza di credibilità e ostacoli di ogni sorta dagli esponenti di una società ancora profondamente permeata dalla mentalità maschilista e paternalistica, spesso portata a concedere qualche riconoscimento alle richieste femminili, ma non certo ben disposta a confrontarsi lealmente e con equità con le professioniste emergenti.

Una vera e preziosa lezione di vita e di cittadinanza attiva per gli studenti della 4A della sezione classica del nostro Liceo che hanno partecipato a questo incontro promosso dalla Consulta Regionale: una dose di ottimismo nei confronti delle possibilità che si stanno finalmente schiudendo nella nostra società agli studenti convinti, volenterosi e coraggiosi, indipendentemente dal genere di appartenenza.
Sulla scia di questa esperienza, gli studenti del Newton hanno voluto riprendere e approfondire l’analisi della condizione femminile passata e presente, durante le due giornate della cogestione, dedicando a questo tema un laboratorio durante il quale varie classi, interamente o per gruppi, hanno presentato lavori di approfondimento su figure femminili particolarmente significative.
Così, dopo l’analisi attenta e critica sulla Giornata Internazionale della donna condotta da Serena Sirugo della 4ALC, sono state presentate “Le ragazze con la Leica” dedicato a due fotografe professioniste, Letizia Battaglia definita “Fotografa della mafia” e Gerda Taro fotoreporter di guerra che morì giovanissima travolta da un carro armato.
Un gruppo di studenti di 3E e di 3F hanno poi raccontato Le Black Mambas, un gruppo di donne coraggiose che combatte, rischiando ogni giorno la vita, il bracconaggio che colpisce elefanti e rinoceronti. Camilla, Costanza, Nicole e Fabio di 4ALC hanno dedicato il loro approfondimento alla figura di Mary Robinson,prima Presidente donna in Irlanda, attivamente impegnata nella difesa dei  diritti civili; e ancora: un gruppo di studenti della 3BCL spostandosi invece oltreoceano sulle note di “Don't cry for me Argentina” hanno presentato la figura di Evita Peron, personaggio femminile di spicco nella vita politica di questo Paese negli anni ’50.
La conclusione di questa varia e interessante carrellata di personaggi femminili di grande impatto sociale, è toccata all’analisi presentata da  Martina e  Federica della 5E dal titolo “Così è stato per loro, così deve essere per te”. Ispirandosi al testo di Maria Stefanelli “Loro mi cercano ancora”, hanno analizzato come il ruolo di moglie e di madre sia determinante, nell’ambito delle cosche mafiose, nella trasmissione di una mentalità e di un’educazione fedeli ai ruoli previsti dalla logica mafiosa. Per fortuna, come è testimoniato dalla scrittrice, ci sono anche donne che sanno ribellarsi e ribaltare il corso degli eventi, anche a scapito della propria vita.

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