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Il Newton al Teatro Regio

17/03/18/ Successi e resoconti

Metti una sera all'opera, al Teatro Regio. Quest'anno una decina di classi del triennio del Liceo Newton di Chivasso hanno assistito allo spettacolo Turandot di Puccini e al musical "Evita", in cartellone per la stagione di una delle più blasonate istituzioni culturali torinesi. E' un'attività che il Liceo organizza, ormai da più di quindici anni, in collaborazione con l'Ufficio Scuole del Regio.
"Spettacolare", "Bello", "Coinvolgente" sono i commenti a caldo dei ragazzi di 5E e 5B al termine dello spettacolo della Turandot di Puccini, per l'allestimento onirico e simbolico di Stefano Poda. Gli studenti non si non limitati ad approvare formalmente "un'attività culturale": c'è chi ha affilato le armi delle critica, chi senza timore ha avvicinato il regista, in sala in occasione dello spettacolo, e ha espresso le proprie osservazioni non necessariamente lusinghiere.
Per la maggior parte degli studenti è una scoperta: i fasti dell'opera e il suo linguaggio di musica, parole e scenografia non sono necessariamente riservati a un pubblico "adulto" (leggi obsoleto o polveroso) o al club esclusivo degli appassionati del bel canto. Tra il pubblico c'era anche qualche ex allievo del Newton, oggi all'università, che ha deciso di regalarsi uno spettacolo colto.
"Certo ascoltiamo di solito una musica molto diversa – spiega Isabel, 5°E – però è stato bello ascoltare le note di Puccini, a volte grandioso". E c'è chi ha apprezzato la presenza sul palcoscenico dei danzatori che rinnovano l'interpretazione dell'opera pucciniana. 
Allo spettacolo si arriva per gradi, attraverso un percorso culturale predisposto dall'Ufficio Scuole, guidato dalla bravissima Elisabetta Lipeti e dalle sue collaboratrici, nulla viene lasciato al caso, perché è necessario disporre degli strumenti adeguati per apprezzare una forma di comunicazione artistica. S'inizia dalla formazione dei docenti, per passare alla lettura del libretto in classe e poi alla lezione-conferenza per gli studenti al Teatro Regio, in modo da comprendere la musica, i temi e le scelte del compositori. Intanto è un'occasione per una visita guidata al teatro, capolavoro architettonico geniale e sontuoso di Carlo Mollino, per conoscere il backstage dell'immenso palcoscenico, i piani sotterranei, la sartoria che trabocca dei costumi di scena. Le classi di 5E e 5B hanno anche avuto modo di seguire una visita guidata al Museo di Arte Orientale alla scoperta dell'esotismo nella letteratura e nella musica di fine Ottocento. La versione della Turandot di Puccini è piaciuta: favola cupa, chiusa in un incantesimo di morte, senza il lieto fine, che Puccini non scrisse mai, ma si ferma alla morte delle dolce Liù. Splendide le voci dei soprani Turandot e Liù e l'orchestra diretta in modo magistrale da Gianandrea Noseda. La regia di Poda, nume tutelare di questa Turandot, ha offerto non poche provocazioni. Indubbiamente affascinanti le coreografie dei danzatori in scena, novità rispetto alla regia tradizionale dell'opera, innovative le scelte scenografiche e i costumi per il coro, che Poda declina in chiave attuale, tra rifermenti all'alta moda e alla replicabilità' dell'immagine ideale di Turandot, che si moltiplica all'infinto.

Altre classi, invece, hanno seguito il percorso del musical, che il Regio ha introdotto da qualche anno, con grande successo: in scena"Evita", con le musiche di Andrew Lloyd Webber e la regia di Bob Tomson e Bill Kenwright. Altri infine hanno scelto il balletto: "Il lago dei cigni", sulla musica di ÄŒajkovskij, con il corpo di ballo del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

(A.P.) Pubblicato da La nuova Periferia

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