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IMPRESA CLASSICA: GRECO E LATINO ALLA PROVA DEL TEMPO

11/12/21/ Successi e resoconti

La selezione nazionale: una bella soddisfazione per la II B del Liceo Classico della Comunicazione

Lunedì 29 novembre si è aperta la prima edizione dell'evento “CLASSIca”, concorso di cultura greco-latina dedicato al biennio del Liceo Classico organizzato dall'Associazione di Cultura Classica Delegazione Antico e Moderno – con sede a Roma. Nel titolo stesso si legge la volontà di unire ogni classe nel comune sforzo di realizzare un elaborato di gruppo, a partire da una parola latina o greca estratta a sorte, che includa gli ambiti linguistico, storico, culturale e di attualità, nonché un prodotto artistico. A causa dell'emergenza sanitaria, il concorso è avvenuto a distanza sotto la supervisione di un professore dell'associazione.

La classe II B del Liceo Classico della Comunicazione si è difesa valorosamente conquistandosi un posto tra i 12 selezionati a livello nazionale su quasi 100 classi partecipanti da tutta Italia. Ciò le ha permesso di accedere quindi ai quarti di finale.

Il primo giorno la parola estratta è stata lex, legis, “la legge”: la II B, divisa a gruppi in base ai punti di forza e agli interessi di ciascuno, ha realizzato in due ore un tema corale, intitolato Un mondo di leggi, dedicato alla giustizia, alle consuetudini antiche e ai principali episodi della Storia romana fino a trattare le leggi contemporanee, in una corrispondenza tra passato e presente che rende ragione dell'attualità degli studi classici. Per gli alunni è stata un'occasione per mettere in gioco le proprie conoscenze in un paragone con la vita quotidiana; dopo quasi due anni di Didattica a Distanza, inoltre, i ragazzi hanno potuto lavorare insieme per creare un prodotto comune che rispecchiasse le loro idee e hanno realizzato un disegno sul loro ideale di giustizia che dirige imparziale le sorti degli uomini come su una scacchiera:

Durante la fase successiva, mercoledì 1 dicembre, gli studenti si sono confrontati invece con il termine xenìa, ospitalità sacra per i Greci in quanto accoglienza dovuta allo xénos (straniero od ospite) sotto le cui sembianze poteva celarsi una divinità da rispettare e non rifiutare. Dopo aver citato i poemi omerici, gli alunni hanno percorso la storia di tale concetto giungendo all’Eneide: la figura di Enea, profugo in fuga dalla città di Troia e nostro mitico antenato, ha permesso loro di introdurre il tema degli attuali migranti e delle derivazioni xenofobe di questo e dello scorso secolo. “Xenìzo kaì xenìzomai” è il titolo del secondo elaborato, che significa Ospito e sono ospitato. La doppia forma verbale, attiva e passiva, vuole indicare la reciprocità del nome “ospite”, comune a chi ospita come a chi viene ricevuto: tale legame di parità diventa così comunicazione oltre le inevitabili differenze culturali.

Infine l'illustrazione realizzata dalle due artiste della classe raffigura un episodio del VI canto dell'Iliade, che vede protagonisti Glauco, principe licio alleato dei Troiani, e Diomede, re acheo di Argo. Nello scontro i due eroi si riconoscono discendenti di antichi ospiti, quindi, per onorare il sacro vincolo di xenìa, decidono di non combattere e di scambiarsi le armi in segno di stima: in un poema di guerra, una goccia di umanità che fa riflettere ancora oggi.

(scritto da Michela Persico)

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