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Alessio Marchetti, vincitore della medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali di Fisica a squadre a Lisbona

08/08/18/ Successi e resoconti

Cinque ore di adrenalina pura per Alessio Marchetti, studente del Liceo Newton di Chivasso, che ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali della Fisica a Lisbona. Tanto sono durate le due prove, una sperimentale e una teorica, che hanno scandito le prestigiose IPHO 2018. Ottantasette squadre di altrettante nazioni si sono date appuntamento nella capitale portoghese per valorizzare il talento degli studenti delle scuole superiori di mezzo mondo. "Sono state prove davvero impegnative, nonostante gli allenamenti" ammette Alessio, veterano delle Olimpiadi nazionali di Fisica e di Matematica e reduce dall’esame di maturità, che ha superato brillantemente con un bel 100. Gli argomenti della competizione erano molto specifici: circuiti non lineari e allungamento di una corda di gomma  per le prove sperimentali; onde gravitazionali, analisi dei dati derivanti dalla collisione di particelle e modellizzazione della crescita di un tumore per i problemi teorici. "Il fattore tempo è fondamentale nelle prove così complesse – spiega –. Ciascuno di noi ha gareggiato individualmente".  Alla fine il team italiano, formato da Matteo dell’Acqua (Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Legnano), Alessio Marchetti (Liceo Scientifico "Isaac Newton" di Chivasso), Alessandro Piccaro (I.S.I.S. "Arturo Malignani" di Udine), Flavio Salvati (Istituto Istruzione Superiore "Leonardo da Vinci" di Maccarese Fiumicino) e Alessandro Seccarelli (Liceo Scientifico "Galeazzo Alessi" di Perugia),  ha portato a casa cinque medaglie di bronzo, un risultato eccellente, anche rispetto alle squadre più agguerrite di Cina, India, Russia e ai team asiatici. "Eravamo  preparati, ma gli argomenti delle prove ci hanno un po' spiazzato – commenta – . La nostra formazione avviene a scuola, e poi attraverso gli approfondimenti pomeridiani, gli stage; per le IPHO abbiamo seguito il corso di una settimana a Trieste. In altri paesi gli studenti vengono tolti dalla scuola che frequentano per essere allenati presso centri specializzati, in vista delle Olimpiadi. Direi che veniamo formati correttamente senza  le scelte iper specialistiche e molto competitive di altre nazioni". Alessio ha frequentato il Liceo Newton e si è preparato seguendo le lezioni delle sue docenti, Rossella Pasquariello e Silvia Decarlini, e i corsi pomeridiani svolti dalle professoresse Nicoletta Piovano e Giuliana Brun. "È un successo educativo della scuola, oltre che un risultato personale davvero eccellente per uno studente con un grande talento" aggiunge il dirigente Doriano Felletti.

 Le Olimpiadi sono anche un'occasione di confronto culturale. "Da questo punto di vista è fantastico: si condividono spazi comuni e momenti liberi con i ragazzi di mezzo mondo. Ho chiacchierato con studenti islandesi, francesi, singaporiani e ciascuno racconta la sua esperienza – continua Alessio – . Ho apprezzato anche le visite guidate a Lisbona, a Sintra, ai monumenti storici". Anche se ha vinto l’oro alle Olimpiadi nazionali delle Fisica e il bronzo alle IPHO, non ha l’atteggiamento supponente da primo della classe, se mai lo contraddistinguono una gentilezza innata  e la voglia di vivere i suoi 19 anni senza rinunciare a nulla: "Sono appena tornato da Lisbona, adesso due o tre lavatrici e parto per le vacanze con gli amici, per il mare e il sole liguri". Ma il tour de force non è concluso: a fine agosto sosterrà gli esami per iscriversi alla facoltà di matematica alla Normale di Pisa. In bocca al lupo Alessio.

(A.P.) Pubblicato da La Nuova Periferia.

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