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Le note del Newton risuonano in collina

19/04/19/ Liceo Musicale

Successo per il concerto del Newton, che domenica scorsa ha saputo emozionare il pubblico nella splendida cornice della chiesa romanica di San Genesio a Castagneto Po. Protagonisti gli studenti del Liceo Musicale che stanno vivendo la loro prima stagione concertistica. L’orchestra del Newton, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del territorio, partecipa alle celebrazioni in occasione dei mille anni della chiesa di Sancti Genesii. Un compleanno impegnativo da festeggiare.

Il Dirigente del Newton, Doriano Felletti, ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Giorgio Bertotto, e del vicesindaco Giuseppe Rampulla, che hanno organizzato una serie di eventi per far conoscere il complesso monumentale. Un ringraziamento particolare è andato a Barbara Azzarà, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana di Torino. “Ci ha offerto un grande sostegno per l’istituzione del Liceo Musicale – ha ricordato Doriano Felletti -. E ci ha messo un po’ di cuore, perché le iniziative importanti come questa si realizzano grazie alla disponibilità e all’impegno delle singole persone”.

I ragazzi hanno eseguito i brani musicali con grande preparazione: in programma musiche rinascimentali e barocche, da Henry Purcell a Bach, a Mozart, ma c’è stato spazio anche per incursioni nell’ Ottocento, con Rubinstein, e nel Novecento con uno sguardo al musical e alla danza. Hanno concluso la serata i brani musicali interpretati con grande intensità dal Coro del Liceo, formato da studenti e docenti dell’Istituto, e dal Coro del Liceo Musicale.

“E’ una vetrina importante per questi studenti che sperimentano la situazione di una performance all’esterno della scuola, in una sede prestigiosa come questa” aggiunge il Dirigente Doriano Felletti. La prima esperienza concertistica si è svolta qualche settimana fa nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Chivasso.  “Il concerto chivassese è stato anche un’occasione per raccogliere fondi da destinare all’Istituto” ricorda la Vicepreside Rossella Pasquariello, che ha dato un prezioso contributo all’organizzazione. Quasi mille euro che verranno investite nelle attrezzature e negli strumenti musicali indispensabili per un Liceo in espansione.

 “Abbiamo proposto un programma in grado di valorizzare gli strumenti che studiano i nostri ragazzi e le loro voci, spaziando dalle danze antiche come il Ballo del Granduca a Smile di Chaplin” spiega Daniela Roseo, docente di violino. Aurora Grazioli, Martina Marreddu, soprani e Vittorio Salvo, tenore, hanno avuto il difficile compito che spetta ai solisti, catturando l’attenzione del pubblico. Gli studenti hanno eseguito i brani musicali in diverse formazioni concertistiche: protagonisti gli ensamble di archi e fiati, di chitarre, il sax solista. Il Coro del Musicale, diretto da Valerio Signetto, con Dadme albricias, e il Coro del Newton, diretto da Leonardo Salemi, con La Desolata, Passione di Cristo in forma popolare hanno concluso il programma in un crescendo di sonorità emozionanti.

L’entusiasmo è stato condiviso dal pubblico e dagli interpreti. “Mi sono iscritta nel Coro del Liceo con le mie amiche perché mi è sempre piaciuto il canto. All’inizio mi vergognavo tantissimo” ammette Giulia Rondelli, classe 1 A. Giulia, contralto, ha aperto come solista La Passione. Virginia Rostellato, 1A, soprano, ha un’insospettabile passione per il rap e per Eminem: ”Il Coro è davvero una bella esperienza”.  Agnese Maria, soprano: “Mi hanno coinvolto le mie amiche, poi ho scoperto di avere una bella voce e che potevo fare qualcosa”. Domenica, rigorosamente in abito lungo, hanno cantato accanto ai docenti, un po’ emozionati anche loro.  “La musica è terapeutica, inoltre il Coro è un’esperienza interessante, che ha cambiato le relazioni con gli allievi” ammette Stella Sottile, docente di matematica. Il direttore, Leonardo Salemi conclude: “Questi ragazzi riservano tempo ed energie per la loro passione, e imparano il rigore. Ma soprattutto il Coro del Liceo è un progetto inclusivo che vuole coinvolgere tutti, insegnanti e studenti, che si mettono in relazione in modo nuovo”.

Articolo a cura di Antonella Perotti pubblicato dal giornale La Nuova Periferia

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