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Quando il cibo diventa una forma di comunicazione tra culture diverse

17/06/19/ Successi e resoconti

Il cibo come forma di comunicazione tra le culture. Martedì nell’Aula Magna del Liceo Newton si è svolto l’incontro conclusivo del progetto ”Patrimonio immateriale.   Il cibo come mediatore culturale” patrocinato dall’Unesco. Tra i relatori il dottor Costanzo Bellando membro di Nutriaid, associazione umanitaria internazionale che combatte la malnutrizione, impegnata nella cura dei bambini e attiva in tanti stati africani. Il cibo ha rappresentato il filo rosso che ha unito le tappe del percorso culturale sviluppato dalla classe 4F nel corso dell’intera attività annuale. “Gli allievi hanno approfondito il tema in diversi incontri – spiega la professoressa Paola Gagliardi, tutor del progetto -. Ogni anno l’Unesco propone percorsi che ci permettono di affrontare argomenti interessanti, che fanno riflettere e mettono i ragazzi in contatto con realtà differenti da quella scolastica: bisogna aprirsi a una dimensione internazionale e volgere uno sguardo al mondo”.

A inizio maggio c’è stata una giornata di restituzione dei progetti nella sede ONU a Torino. “E’ stata un’occasione per conoscere le istituzioni internazionali sul territorio, visitare i padiglioni, confrontarsi con altri ragazzi” commenta la professoressa Adele Colombo, che ha collaborato allo svolgimento del progetto. Circa 800 giovani delle scuole del territorio hanno partecipato all’evento. La scorsa settimana l’incontro conclusivo ha offerto l’occasione per un dialogo con altre culture attraverso il cibo: alcune donne rifugiate, assistite dalle associazioni Mary Poppins e Nemo, sono intervenute raccontando i loro Paesi d’origine a partire dall’alimentazione e dalla preparazione delle ricette tradizionali a base di riso, miglio e pesce.  Il dottor Costanzo Bellando ha ricordato ai ragazzi che si può lavorare ed essere pienamente inseriti nelle nostre società, ma si deve trovare anche il tempo per impegnarsi a favore degli altri. Una lezione di educazione civica prima che scientifica.

Articolo a cura di Antonella Perotti pubblicato dal giornale "La Nuova Periferia"

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