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E-STATE AL NEWTON!

25/08/21/ Successi e resoconti

Il Liceo non chiude “per ferie” ma propone un itinerario tra teatro, musica, socialità.

È luglio ma il Liceo Newton non va in vacanza. Conclusi gli Esami di Stato ed esaurite le attività di recupero, si è avviato, infatti, il Piano Scuola Estate, che l’istituto chivassese ha interpretato nel segno delle arti, in particolare musica e teatro, e della socialità.

Dopo un anno scolastico contrassegnato, com’è noto, da un’alternanza di frequenza in aula (quasi sempre in forma ridotta) e didattica a distanza, faticoso e talvolta disorientante, si è cercato di mettere al centro la relazione, la socialità, attraverso attività che connotassero culturalmente lo stare insieme, com’è proprio dell’identità di un Liceo. “Con questa iniziativa abbiamo raccolto l’esigenza forte, manifestata durante l’intero corso dell’anno scolastico da parte degli studenti e delle famiglie, di scuola in presenza. La fortuna del Liceo Newton è di poter disporre di spazi all'aperto nelle sue immediate vicinanze. Così è nata l’idea del progetto che proseguirà nel mese di settembre con una serie di attività di accoglienza rivolte a tutti gli studenti”, commenta il Dirigente Scolastico, Doriano Felletti.

Tre le iniziative promosse, con la comune volontà di realizzare un ponte per l’anno nuovo, come forma di ri-accoglienza per gli studenti e per una scuola che torni ad essere fatta di persone vive e presenti.

La prima è la creazione di un gruppo orchestrale, rivolto per ora in particolare al Liceo musicale. Il progetto, intitolato Suoniamo insieme, “è stato pensato per dare un segnale di ripartenza, anche se le attività non si erano mai fermate; il Covid non ci aveva però fatto suonare in presenza, e a noi è sembrato necessario colmare quanto prima questo vuoto”, dichiara la professoressa Daniela Roseo, animatrice dell’iniziativa con i colleghi Antonio Borrelli e Giuseppe Ferrotta. L’auspicio è che il gruppo che si è formato sia l’embrione di una futura orchestra del Newton, a cui si vorrebbe aggiungere un coro, con l’ambizione di coinvolgere anche allievi di altri corsi.

Le altre due attività si rivolgono al teatro, anche se in modi diversi.

Il progetto Colpi di scena, coordinato da due docenti di Lettere, Antonella Calzavara e Adele Colombo, ha riportato gli studenti a teatro, riannodando i fili di una tradizione che la pandemia aveva interrotto: lo spettacolo scelto, Risveglio di primavera del drammaturgo tedesco Frank Wedekind, rappresentato alle Fonderie Limone di Moncalieri dagli allievi della scuola del Teatro Stabile di Torino, ha commosso ed emozionato i giovani spettatori, che hanno visto mettere in scena temi – anche dolorosi - tipicamente adolescenziali con una forza e una freschezza per nulla intaccate dalla distanza cronologica di un testo di fine Ottocento. Successivamente, nella cornice del parco chivassese del Mauriziano, c’è stato un intenso momento di confronto sull’opera vista. “Questo spettacolo è riuscito a trattare temi molto forti in maniera commovente e delicata, mi ha fatto riflettere sulla vita, su quanto sia breve. Ho capito che si deve vivere, nonostante i problemi che ci assalgono”, ci ha detto una studentessa. Anche in questo caso, la speranza è che l’attività possa proseguire, e non solo con la ripresa della Stagione teatrale di Istituto, ma con la creazione di una sorta di redazione o blog letterario-teatrale, di cui sarebbero responsabili in primo luogo gli studenti che hanno aderito a questa prima fase del progetto, e a cui potrebbero a mano a mano aggiungersi i compagni.

Infine, sempre nel segno della riappropriazione della nostra storia, bruscamente interrotta dagli eventi, c’è il progetto Ri-creazione, dal titolo particolarmente connotativo. Il professor Aldo Pasquero, coadiuvato dalla collega Elisa Follis, ha proposto in tre incontri lo storico laboratorio di teatro che è una delle più note caratteristiche distintive del Liceo. Anche in questo caso, la speranza è che si tratti di un nuovo inizio, e che l’attività possa proseguire all’apertura dell’anno scolastico. Con un obiettivo già molto concreto: uno spettacolo per celebrare il settecentenario di Dante Alighieri.

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