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Olimpiadi delle neuroscienze, il liceo tra i finalisti regionali

21/04/22/ Successi e resoconti

Il Newton è arrivato tra i finalisti alla fase regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze che si sono svolte sabato scorso nel Dipartimento “Rita Levi Montalcini” a Torino. Dopo due anni di sospensione, imposti dall’emergenza Covid, nelle aule storiche del NICO, il National Institute Cavalieri Ottolenghi, studentesse e studenti sono tornati a sfidarsi sulla conoscenza di argomenti quali: l’intelligenza, la memoria, le emozioni, lo stress, la plasticità neurale, l’invecchiamento, il sonno e le malattie del sistema nervoso. La competizione ha tra i suoi obiettivi quello di stimolare i giovani ad approfondire lo studio di temi che rappresentano la grande sfida del nostro millennio. Tra le 17 squadre finaliste provenienti da tutto il Piemonte, seduti tra i banchi di legno delle vecchie aule di medicina, c’erano anche  i tre ragazzi del “Newton”: Jacopo Savio, 4H, Alessandra Randone e Alessandro Geranio, 5H.  “E’ stato un momento di grande emozione – spiega la professoressa Silvia Nepote, che ha seguito l’organizzazione dell’evento -, anche se non siamo arrivati tra i primi cinque è stata una bella esperienza”. I finalisti, studenti geniali e inquieti, si sono cimentati con i quesiti alla scoperta dei misteri del cervello umano, si sono appassionati alla gara,   e infine hanno fatto colazione sui tavoli di marmo della storica sala “settoria”, dove un tempo si eseguivano le autopsie, senza troppo scomporsi. Per loro è stato l’ingresso in un tempio storico delle Neuroscienze, dove hanno studiato i premi Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, che rappresenta uno dei centri di ricerca di eccellenza in Europa. “La partecipazione degli studenti del liceo Newton alle Olimpiadi delle Neuroscienze conferma l’alto livello di competenze raggiunto dagli studenti nell’ambito scientifico, grazie anche al metodo insegnato dai docenti – ricorda il dirigente Doriano Felletti -. E’ importante il fatto  che questa fase si svolga  in presenza: significa che lentamente la scuola  si sta riappropriando di una dimensione reale che fa ben sperare per il futuro”.

Articolo pubblicato dal giornale "La Nuova Periferia"

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