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Il Newton ha ripreso il dialogo con il territorio

01/05/22/ Successi e resoconti

Una scuola che riapre in presenza è una scuola che rinnova i progetti educativi e riprende il dialogo con il territorio, anche attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il Liceo Newton ha attivato i progetti nonostante la pandemia, ma oggi torna a privilegiare l’esperienza sul campo. I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, o PCTO, sono finalizzati al rafforzamento delle competenze non strettamente legate ai saperi curricolari, come la capacità degli studenti di interagire con gli altri in maniera costruttiva, di ideare e attivare soluzioni, risolvere problemi o “compiti di realtà”, di acquisire e sviluppare il senso di responsabilità e la capacità di gestirsi. “Questo richiede un’esperienza diretta delle cose e non soltanto virtuale – spiega il Dirigente Doriano Felletti –. Crediamo nel valore del metodo del PCTO ma i percorsi, per essere validi, devono rispondere a un progetto culturale coerente con l’indirizzo di studi”.

La chiave del successo del PCTO sta nella capacità di declinare le attività tenendo conto delle esperienze curricolari e del tipo di istituto. Per questo il Newton ha scelto di articolare i progetti nell’ambito scolastico, creando percorsi ad hoc.

Il referente del PCTO e per l’Orientamento in uscita, il professor Francesco Sorbello, racconta la ricchezza delle attività in corso di svolgimento al Newton: “L’obiettivo è quello di diffondere e promuovere le buone pratiche. Abbiamo ripreso il rapporto con gli enti del territorio, con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con la Fondazione CRT, il FAI, l’associazione chivassese Nemo, l’Unitre, l’associazione Deina e altri ancora”.

La classe 3G, ad esempio, sta partecipando al progetto “Il mestiere del formatore” in collaborazione con l’associazione Nemo; gli studenti vengono preparati e diventano a loro volta tutor e formatori per giovanissimi allievi delle scuole elementari e delle scuole medie. “All’inizio non sapevo come fare, poi ho svolto alcune lezioni in classe e i bambini si sono aperti – racconta Matilde che insieme a Sara si è occupata delle classi delle elementari -, è stato bello lavorare con loro, sono disponibili e affettuosi”. Altri studenti hanno svolto i ruoli di tutor per gli allievi della scuola media che hanno difficoltà: “Ci sono ragazzi che arrivano da paesi stranieri e non conoscono bene la lingua italiana, quindi hanno bisogno di un aiuto per svolgere i compiti” spiega Tommaso, 3G. Alcune classi si sono occupate di progetti dedicati alla catalogazione di beni archivistici; la classe 4M del Liceo Musicale ha collaborato con l’archivio storico parrocchiale di Chivasso. “Gli allievi hanno catalogato e analizzato i documenti musicali presenti nell’archivio che resteranno a disposizione di tutti – racconta la docente tutor, Stella Sottile - . Abbiamo in programma di realizzare l’esecuzione dei brani analizzati, ispirati al canto gregoriano”. Le classi 4A e 4B, in collaborazione con l’Unitre di Chivasso, hanno realizzato un percorso dedicato allo scrittore Beppe Fenoglio che si è tradotto nella mostra presentata in autunno a Palazzo Einaudi e nei video di documentazione realizzati dalla classe 4A: “Abbiamo imparato a lavorare in gruppo, a coordinarci, a rispettare le scadenze. E’ stata un’esperienza positiva” confermano gli studenti. Si consolida anche la collaborazione con il FAI con il progetto “apprendisti ciceroni”. Le classi 3B e 3G hanno scelto il progetto VERSO, con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che ha portato gli studenti a Torino per conoscere l’arte contemporanea. Gli allievi fruiscono di un anno di palinsesto delle mostre di artisti contemporanei incentrate sulle tematiche di attualità: diritti di genere, diritto alla rappresentanza, speaching. Sono previsti workshop sulle parole d’odio (svolti dall’associazione Deina) e la realizzazione di un tazebao, un albero delle parole in collaborazione con l’archivio tipografico di Torino. Le parole chiave diventeranno matrici per stampe tipografiche. L’attività include anche l’ “Arte a occhi chiusi”: un percorso museale per non vedenti.  Infine, 3E  e 3I si cimenteranno con il crowdfunding, in collaborazione con l’Associazione ex allievi e la Fondazione CRT, per realizzare una campagna di raccolta fondi destinata a migliorare gli spazi e la vivibilità della scuola. 

Articolo pubblicato dal giornale "La Nuova Periferia"

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